La centralizzazione del mining di Bitcoin: un vero problema
Analizziamo il funzionamento del mining, la distribuzione dell’hash rate, le implicazioni sistemiche della centralizzazione e le possibili contromisure da adottare.

Disclaimer
Questi non vogliono essere consigli finanziari o di investimento, pertanto qualsiasi decisione che prendi sul tuo capitale è tua piena responsabilità. Noi riportiamo solo la nostra visione razionale del mercato.
Bitcoin è un protocollo decentralizzato progettato per operare senza intermediari, resistendo alla censura e garantendo la sicurezza della rete attraverso un meccanismo chiamato Proof-of-Work (PoW). Questo meccanismo è alla base del processo di mining, ovvero la produzione di blocchi contenenti transazioni, effettuata da soggetti che mettono a disposizione potenza computazionale (i miner).
Ogni dieci minuti circa, la rete Bitcoin aggiunge un nuovo blocco alla sua blockchain (o timechain), mantenendo una regolarità sorprendente anche in scenari geopolitici e macroeconomici turbolenti.
Questa affidabilità, tuttavia, non è frutto del caso. Deriva da un delicato equilibrio tra incentivi economici, regole del protocollo e una rete globale di partecipanti.
Tuttavia, negli ultimi anni è emersa una problematica sempre più evidente: la crescente centralizzazione del mining di Bitcoin.
Questo report analizza il funzionamento tecnico del mining, la sua evoluzione industriale, la struttura attuale della distribuzione dell’hash rate, le implicazioni sistemiche della centralizzazione e le possibili contromisure da adottare.
Buona lettura!