Privacy & Sicurezza nell'era del Web3

Nel report odierno approfondiamo il tema privacy protocols, andando a sviscerare i pro e contro legati alle soluzioni emergenti.

Privacy & Sicurezza nell'era del Web3

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Questi non vogliono essere consigli finanziari o di investimento, pertanto qualsiasi decisione che prendi sul tuo capitale è tua piena responsabilità. Noi riportiamo solo la nostra visione razionale del mercato.

Sorveglianza di Massa...

Tutti ricordiamo gli eventi dell'11 settembre 2001, ma meno noti sono gli impatti a lungo termine. Negli USA, l'attacco al World Trade Center ha portato all'adozione del Patriot Act, firmato dal Presidente George W. Bush, modificando drasticamente le normative sulla sicurezza nazionale e la sorveglianza di massa.

Il Patriot Act ha esteso i poteri di sorveglianza delle agenzie governative, includendo:

  1. Clausola delle "Intercettazioni Vaganti": Questa clausola dava al governo il potere di intercettare qualsiasi dispositivo utilizzato da un cittadino, compresi telefoni cellulari, telefoni fissi, computer portatili, tablet, PC e altro ancora. Era necessaria un'unica approvazione da parte del tribunale segreto del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA).
  2. Clausola del "Lupo Solitario": Consentiva ai funzionari governativi e delle forze dell'ordine di sorvegliare i cittadini stranieri negli Stati Uniti sospettati di attività terroristiche senza dover dimostrare di essere collegati a un gruppo terroristico.
  3. Clausola sui "Business Records": Ha dato al governo il potere di ottenere i dati personali di chiunque sia sospettato di lavorare con i terroristi, dalle aziende per cui lavora.

Tutte le clausole del Patriot Act scadettero nel 2020, anche se la sorveglianza non si fermò completamente grazie, in parte, al Freedom Act firmato da Barack Obama nel 2015 che ne prolungò la scadenza sino al 12 dicembre di quest'anno.

Per quanto riguarda l'Italia, sono state promulgate leggi nel 2015 per contrastare il terrorismo, in particolare il Decreto Legge del 18 aprile 2015, n. 49. Invece nel Regno Unito, esiste un'agenzia governativa, il Government Communications Headquarters (GCHQ), nota per le sue operazioni di sorveglianza e per aver suscitato preoccupazioni riguardo la violazione dei diritti sulla privacy.

Per quanto riguarda le crypto non è che la zolfa cambi di molto. L'anno scorso, per esempio, diversi exchange hanno deciso, spinti dalle pressioni governative, di delistare alcuni "privacy token" come Zcash, Monero ed altri.

Un'articolo del 2022 di CoinTelegraph discute di come autorità di diversi paesi stiano attivamente demonetizzando i progetti crypto incentrati sulla privacy.

Se la sorveglianza da parte di agenzie governative non fosse sufficiente, dobbiamo anche affrontare la minaccia di hacker che, exploitando gli ecosistemi crypto, fanno trapelare (leaks) dati sul dark web. Che vengono poi venduti ad altri criminali informatici che possono utilizzarli per ricatti o per condurre attacchi di vario tipo.

Abbiamo evidenziato chiaramente il problema riguardante la nostra privacy, sia finanziaria che personale. Ma quali sono le possibili soluzioni? Le blockchain potrebbero rappresentare una risposta?

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Nel report odierno approfondiamo il tema privacy protocols, andando a sviscerare i pro e contro legati alle soluzioni emergenti. Buona lettura!
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